Gli affitti a medio e breve termine sono una forma di locazione che ha conosciuto una vera e propria esplosione negli ultimi anni, grazie anche alla diffusione di piattaforme online che facilitano nettamente l’incontro fra domanda e offerta.
Decidere di intraprendere la strada degli affitti a breve e medio termine è certamente una scelta che potrà portare un beneficio dal punto di vista remunerativo, quando ben gestito, ma d’altra parte potrebbe essere impegnativo affrontare tante spese e impegni burocratici, per questo con il nostro blog vogliamo offrirvi spunti sempre più interessanti su tante domande che sicuramente vi assillano.
Una di queste riguarda la questione della manutenzione della casa, e in particolare la gestione della caldaia. Prima di entrare nello specifico, dobbiamo necessariamente farvi delle specifiche riguardo proprio al tipo di manutenzione e di intervento.
Con il termine manutenzione ordinaria indichiamo tutte quelle attività volte alla conservazione dell’edificio nello stato in cui si trova, senza modificarne le caratteristiche. Rientrano in questa categoria la pulizia delle tubazioni, la sostituzione delle lampadine, la riparazione dei pavimenti, ecc.
La manutenzione straordinaria è quella che comporta una trasformazione o un miglioramento dell’edificio, modificandone le caratteristiche: sostituzione del tetto, ristrutturazione degli ambienti della casa.
La tipologia di interventi per la manutenzione straordinaria devono contenere sempre un elemento di innovazione, per questo molte volte si tratta di interventi edilizi a cavallo fra la manutenzione ordinaria e le ristrutturazioni.
In caso di dubbio c’è un testo guida che potete sempre consultare nel quale sono indicati quali lavori nello specifico rientrano nelle categorie ordinari o straordinari: è il Testo unico dell’edilizia.
Se chiedessimo a voi in cosa consiste la manutenzione della caldaia, cosa direste? Probabilmente tutti gli interventi che riguardano il benessere della caldaia: se tutto funziona, la pulizia, etc.
In generale possiamo dire di sì, ma quando si tratta di norme è sempre meglio stabilire, ove possibile, delle definizioni precise. In merito a questo, chi stabilisce quindi in cosa consiste la manutenzione della caldaia? L’art. 7, comma 4 del DPR 74/2013 ci dice che devono essere gli installatori e i manutentori degli impianti termici.
Anche nel caso della caldaia esistono due tipologie di interventi di manutenzione: quelli ordinari e quelli straordinari.
La manutenzione ordinaria consiste nella pulizia e nella regolazione dei componenti principali della caldaia, come il bruciatore, lo scambiatore, i filtri e le valvole. Lo scopo è quello di mantenere la caldaia in buone condizioni e ridurre i consumi di gas. Questa deve essere fatta almeno una volta all’anno.
La manutenzione straordinaria invece consiste nella riparazione o nella sostituzione dei componenti danneggiati o usurati della caldaia, come la camera di combustione, il circolatore, la scheda elettronica e il vaso di espansione. Lo scopro qui è quello di ripristinare il funzionamento della caldaia in caso di malfunzionamento o di rottura. Questa, a differenza della prima, non è una manutenzione che va fatta sempre ma solo nel momento in cui si riscontra un problema o un’anomalia.
Sappiamo che vi abbiamo fatto un’introduzione alquanto impegnativa e corposa, ma ci sembrava il caso di chiarire in modo molto specifico i termini di legge, fornendovi delle informazioni puntuali che speriamo vi siano utili.
La risposta alla domanda che riguarda l’affitto a breve o medio termina si scinde in due possibilità. Quando parliamo di affitto a medio o lungo termine, le spese di manutenzione ordinaria di solito sono a carico dell’inquilino, mentre quelle straordinarie a carico del proprietario.
Se invece intendiamo gestire affitti a breve termine con finalità turistiche, allora è il proprietario a farsi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria; questo per quale motivo? Proprio in virtù della breve durata del soggiorno nella struttura: è infatti prevedibile che con un soggiorno così corto, non ci siano danni di usura tali da richiedere il pagamento agli affittuari (che dovrebbe essere anche ripartito per singolo affittuario). Certo, poi ci sono delle circostanze diverse per le quali si arrecano danni volontari alla caldaia o alla struttura in generale, ma lì si entra in un discorso differente.
La normativa per gli affitti brevi in ogni caso non specifica in modo netto chi debba occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria della caldaia, lasciando quindi spazio a possibili accordi tra le parti.
In assenza di una diversa pattuizione, si può ritenere che la manutenzione straordinaria spetti al locatore, come nel caso dell’affitto, mentre quella ordinaria al conduttore, come previsto dall’articolo 1576 del Codice Civile.
Nonostante la complessità dell’articolo, speriamo sia stato utile per comprendere l’importanza di una buona gestione degli affitti a breve e medio termine. Ci rendiamo conto che si tratta di una materia complessa, per questo motivo vogliamo aiutarvi anche con le domande che possono sembrare più semplici.
Il nostro consiglio, come sempre, è quello comunque di rivolgersi ad un partner specializzato che si occuperà direttamente di tutte queste questioni burocratiche e normative. Se volete sapere di più sui nostri servizi o sulla nostra agenzia, non vi resta che contattarci: scoprirete il reale valore aggiunto che un Property Manager può portare nel vostro business.