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Verso l’infinito e oltre la burocrazia degli affitti a breve o medio termine

Impariamo il burocratese

Travel Inside - Burocrazia affitti, accordo

Di cosa sono gli affitti a breve e medio termine ne abbiamo già parlato nel nostro precedente articolo, oggi con voi vogliamo portarvi più in profondità: andremo a scoprire insieme la buia e impervia rotta della burocrazia.

In questo articolo andremo a vedere cosa occorre a livello di documentazione e gli obblighi fiscali da rispettare. Sappiamo che l’argomento è un po’ pesante, per questo tante volte suggeriamo di contattarci e chiedere informazioni direttamente a chi è nel settore da molto tempo. Travel Inside non è solo un intermediario per voi, sarà la vostra àncora per la gestione semplificata del vostro immobile.

Le nozioni utili

Oltre alla nostra consulenza, oggi vi forniremo una serie di definizioni, in modo molto semplicistico, che vi diranno poco al momento, ma vi guideranno poi nella lettura dell’articolo.

Cedolare secca: è un modo per pagare le tasse sugli affitti di case. Questa tipologia di regime si chiama “secca” perché è una somma secca, cioè stabilita in anticipo e che si paga una volta l’anno.

IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche): è una tassa che si paga nel momento in cui si guadagna dei soldi con il proprio lavoro. È direttamente proporzionale al guadagno, in ché significa che più guadagni più pagherai.

Imposta sostitutiva sui redditi: è un tributo che si applica in alcuni casi al posto dell’IRPEF e delle addizionali; si tratta di una tassa più bassa e semplice da calcolare.

Addizionali: sono imposte che si aggiungono all’IRPEF e che vengono stabilite dalle regioni e dai comuni. Vengono calcolate in base al reddito e alle aliquote, diverse per ogni regione.

Travel Inside - Burocrazia affitti, certificazione unica

Aliquota: è una percentuale, fissa o variabile, che si usa per calcolare le tasse e che viene stabilita dal proprio comune.

Reddito imponibile: indica la parte del reddito a cui si applicano le tasse. Viene calcolato sottraendo dal reddito complessivo lordo (cioè il totale dei redditi percepiti durante l’anno) gli oneri deducibili (spese effettuate durante l’anno, come le spese mediche, tasse comunali etc.).

La disciplina fiscale contratto di locazione breve

Chi affitta un immobile per brevi periodi deve dichiarare i redditi derivanti da questa attività e pagare le relative imposte. Esistono due regimi fiscali possibili per gli affitti brevi:

Travel Inside - Burocrazia affitti, reddito
  • Il regime ordinario, che prevede l’applicazione delle aliquote Irpef (da 23% a 43%) sul reddito netto, calcolato sottraendo al reddito lordo le spese deducibili (come le spese condominiali, le tasse comunali, le spese di manutenzione ordinaria, ecc.).
  • Il regime forfettario (cedolare secca), che prevede l’applicazione di una ritenuta d’acconto del 21% sul reddito lordo, senza possibilità di dedurre le spese. Questo regime è obbligatorio per chi affitta tramite intermediari qualificati, come le piattaforme online (es. Airbnb, Booking, ecc.), che provvedono a versare la ritenuta all’Agenzia delle Entrate per conto del locatore.

Noi oggi vi parleremo principalmente della seconda tipologia di regime, quello della cedolare secca. In aggiunta alla definizione data sopra, la cedolare secca sappiamo che si applica sia quando i contratti sono conclusi direttamente tra il proprietario e il conduttore, sia quando intervengono degli intermediari.

La scelta del regime della cedolare secca deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è iniziato il contratto; ma che si tratti di regime ordinario o forfettario, in entrambi i casi il locatore deve emettere una ricevuta o una fattura elettronica per ogni affitto, indicando i dati del conduttore, la durata e il corrispettivo dell’affitto, le eventuali spese accessorie e le imposte applicate.

La fatturazione

Dal 1° luglio 2020, è entrato in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica per i contratti di locazione di immobili a uso abitativo, compresi quelli a breve e medio termine. Questo significa che i proprietari e gli intermediari devono emettere e trasmettere le fatture in formato elettronico all’Agenzia delle Entrate, tramite il Sistema di Interscambio (SdI).

Le fatture elettroniche devono contenere i dati identificativi delle parti, la descrizione dell’immobile, il periodo di locazione, l’importo del canone e dei servizi accessori, l’aliquota e l’imposta dovuta, il codice fiscale del proprietario e il codice destinatario o la PEC dell’intermediario. Le fatture devono essere emesse entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.

Gli intermediari che intervengono nella stipula o nel pagamento dei contratti di locazione a breve e medio termine hanno l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai contratti e ai pagamenti, e lo possono fare tramite CU.

Travel Inside - Burocrazia affitti, fatturazione elettronica

La documentazione fiscale dell’affitto a breve termine

Oltre alla fatturazione elettronica e alla comunicazione degli intermediari, i proprietari e gli intermediari devono conservare la documentazione fiscale relativa ai contratti di locazione a breve e medio termine. Questa documentazione comprende:

Travel Inside - Burocrazia affitti, contratto
  • il contratto di locazione, che deve essere redatto in forma scritta e contenere i dati delle parti, dell’immobile, della durata, del canone e dei servizi accessori, della scelta del regime della cedolare secca e della modalità di pagamento;
  • la ricevuta di pagamento, che deve essere rilasciata al conduttore al momento del pagamento del canone o dei corrispettivi, e contenere i dati del contratto, dell’immobile, del conduttore, del proprietario e dell’intermediario, se presente;
  • la comunicazione al Comune, che deve essere effettuata dal proprietario o dall’intermediario entro 48 ore dall’inizio della locazione, tramite il portale web del Comune o il modello ISTAT, e contenere i dati del contratto, dell’immobile, del conduttore, del proprietario e dell’intermediario, se presente;
  • la dichiarazione dei redditi, che deve essere presentata dal proprietario entro il termine previsto per il modello 730, il modello Redditi o il modello F24, e contenere i dati relativi ai redditi derivanti dalla locazione a breve e medio termine, con l’indicazione del regime della cedolare secca.

Cosa abbiamo portato a casa?

In questo articolo vi abbiamo fornito moltissime informazioni, alcune anche molto dettagliate; sappiamo che avrete alzato gli occhi al cielo, o sbuffato e riletto la frase almeno 3 volte prima di capirla, ma quello che speriamo è di avervi passato delle piccole nozioni che vi potranno essere utili.

Quello che ci portiamo a casa direi che è un’immagine molto complessa, ricca di dettagli che sicuramente hanno tutti una loro importanza, ma soprattutto speriamo che vi sia chiaro ora quanto sia importante affidarsi alle persone giuste per la gestione del proprio immobile; se poi non ci si vuole affidare, l’importante è che siate consapevoli e informati su tutto quello che c’è da sapere sul mondo delle locazioni brevi.

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